PROTOCOLLO DI STERILIZZAZIONE ADOTTATO NEL NOSTRO STUDIO

DECONTAMINAZIONE

L’ intervento di decontaminazione ha l’obiettivo di ridurre la carica microbica sullo strumentario, per consentire condizioni più sicure nel successivo intervento di detersione. Si ripone lo strumentario utilizzato nel detergente/disinfettante  in modo da diminuire la carica microbica ; in tal modo si evita l’essiccamento di residui di natura organica che possono proteggere i microrganismi. Successivamente lo strumentario viene risciacquato e avviato al processo di detersione.

DETERSIONE

La detersione è indispensabile prima della sterilizzazione per poter avere un’efficace procedura di sterilizzazione: la detersione viene effettuata  prima in vasca ad ultrasuoni nella soluzione e modalità prevista e successivamente  manualmente  con la spazzola sotto acqua corrente per asportare i  detriti organici e non che possono inattivare il processo di sterilizzazione. Successivamente lo strumentario viene accuratamente asciugato e avviato al processo di confezionamento

CONFEZIONAMENTO

Lo strumentario viene imbustato e chiuso ermeticamente tramite una sigillatrice in una speciale carta che da un lato lo rende visibile e dall’altro presenta un indicatore di temperatura raggiunta.

STERILIZZAZIONE

Le buste vengono inserite con le dovute modalità  in autoclave di classe B a vuoto frazionato insieme ad un indicatore chimico anch’esso imbustato che permette , a fine ciclo , di verificare l’avvenuta sterilizzazione.

TRACCIABILITÀ

Alla fine del ciclo di sterilizzazione ogni singola busta e l’indicatore chimico vengono timbrati con il numero  e la data del ciclo stesso  (come da scontrino emesso dalla stampante dell’autoclave) per poi essere stoccati nei singoli cassetti.

STOCCAGGIO E CONSERVAZIONE

Lo strumentario viene a questo punto stoccato come pronto all’uso in cassetti chiusi. Lo strumentario stoccato viene controllato periodicamente per verificare le date di sterilizzazione.

TEST PERIODICI DI CONTROLLO

Vacuum test
Con questo test si va a creare, durante il ciclo, il vuoto all’interno della camera dell’autoclave, durante il quale il tasso di perdita d’aria deve rientrare nei limiti della norma. La macchina comunica quindi l’eventuale test conclusosi positivamente e il suo esito deve essere registrato sui registri di sterilizzazione, in corrispondenza della sezione dedicata alla manutenzione.

Bowie e Dick Test
Il BOWIE & DICK è un test fisico che permette di verificare la capacità di penetrazione del vapore nei corpi porosi. Per il test viene utilizzato un “pacco prova” standardizzato e conforme alle normative tecniche attualmente in vigore. Il test deve essere superato da tutte le autoclavi che dichiarano la possibilità di sterilizzazione di carichi porosi, come garze, bende, camici e tessuti in genere.

Helix Test
È un test fisico che permette di verificare la capacità di penetrazione del vapore nei corpi cavi. Per il test viene utilizzato un sistema standardizzato e conforme alle normative tecniche attualmente in vigore. Il test deve essere superato da tutte le autoclavi che dichiarano la possibilità di sterilizzazione di corpi cavi come manipoli, turbine, tubi ecc…

Indicatore biologico (spore)
Il metodo più probante e concreto per validare i cicli di sterilizzazione e testare la validità dell’ autoclave è senz’altro la coltura delle spore batteriche.
La qualifica di prestazione microbiologica e/o test di sterilità è integrata da prove di qualificazione fisica rilasciata al nostro studio  dal laboratorio di analisi chimiche FIGIT di Cantù